lunedì 28 aprile 2008

Articoli recenti: DMZ, Neuro Habitat, Biografia di Casali e Camuncoli


Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli

Le carriere fumettistiche dello scrittore Matteo Casali e del disegnatore Giuseppe "Cammo" Camuncoli non sono inscindibili ma presentano comunque molti punti di contatto fin dal 1990, quando i due frequentano un corso di fumetto tenuto a Reggio Emilia da Otto Gabos e Onofrio Catacchio.
Grazie alle dritte che arrivano dagli insegnanti il quindicenne Camuncoli affianca a quella che fino ad allora era stata la sua unica fonte di ispirazione – Jim Lee – una passione per disegnatori come Kent Williams, Ted McKeever, Duncan Fegredo, Marc Hempel (futuro inchiostratore dello stesso Camuncoli su Swamp Thing) e Chris Bachalo, e conosce gli autori basilari (i vari Miller, Gaiman, McKean, Otomo, Mattotti, Berardi, Milazzo e altri). Sia lui che Casali, inoltre, si appassionano alla fiorente linea Vertigo che in quel periodo iniziava ad arrivare in Italia grazie alle edizioni della Comic Art. Probabilmente è proprio grazie alla lettura di fumetti come Sandman (il sesto episodio intitolato 24 ore) che i due iniziano a gettare le basi per Bonerest.
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DMZ di Brian Wood e Riccardo Burchielli

DMZ significa “Demilitarized Zone” (zona demilitarizzata), un’area in cui non stazionano le truppe di nessuna delle fazioni in guerra. E’ una terra di nessuno, come il 36° parallelo che separa le due Coree, una striscia di Terra che serve a fare da cuscinetto fra le parti in conflitto.
Nel fumetto di fantascienza scritto da Brian Wood e disegnato da Riccardo Burchielli la DMZ che dà il titolo è Manhattan e le fazioni che si affrontano da una sponda all’altra del fiume Hudson sono gli USA e gli Stati Liberi [1]. Wood immagina, infatti, un futuro molto vicino in cui gli Stati Uniti, a forza di esportare democrazia a suon di bombe in giro per il Mondo, hanno subito una deriva autoritaria che ha portato una parte dei cittadini a ribellarsi e a combattere una Guerra Civile.
Il primo episodio di DMZ inizia quando la guerra è in corso ormai da diversi anni e le due fazioni sono in una posizione di stallo, trincerate sui due lati della Grande Mela con Manhattan nel mezzo a subire il fuoco incrociato.
Il protagonista del fumetto, un fotografo stagista di nome Matty, viene inviato a Manhattan al seguito di un giornalista di grido per fare dei servizi sulla vita nell’isola. Tutta la troupe tranne Matty muore sotto il fuoco nemico e così il ragazzo si ritrova da solo in una città che non riconosce più e gli è ostile.
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Neuro Habitat. Cronache dell'isolazionismo

Neuro Habitat. Cronache dell’isolazionismo di Miguel Ángel Martín è la cronaca della vita di un giovane esiliato di sua volontà in una casa refrattaria alle emozioni che cercano di penetrare dall’esterno. Non è un emarginato: la notte di capodanno riceve un messaggio telefonico da una ragazza che vorrebbe fargli vedere la lingerie rosa. Potrebbe avere una fidanzata, la famiglia… e invece il suo eremitaggio nell’alveare di condomini metropolitani è una scelta ponderata che lo porta a cercare di allontanarsi dai rapporti con le cose fatte di carne, siano esse umane, animali o vegetali.
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sabato 5 aprile 2008

Analisi del fumetto, recensione di Marco Pellitteri su Komix.it


Su www.komix.it Marco Pellitteri ha recensito il mio libro Analisi del fumetto. La composizione delle coppie di tavole.

Vi ricordo che potete leggere tre paragrafi del libro in rete:

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